“Ti piace vincere facile?” al tormentone del noto spot pubblicitario l’AZETA Cariparma e il Rapid Nonantola, visto l’andamento del tiratissimo derby emiliano, potrebbero rispondere con un sonante “No”. Le due compagini, in perfetto equilibrio per gran parte della partita, hanno avuto la possibilità di chiudere a proprio favore il match, prima l’AZETA Cariparma poi il Rapid Nonantola, ma non sono riuscite a sferrare il colpo decisivo consentendo il recupero degli avversari e impattando la contesa sul 27 a 27.
Al momento della presentazione delle squadre, gli atleti e il pubblico presente hanno tributato un caloroso applauso a Gabriele Serafini, assente a causa del pauroso incidente di cui è stato vittima la scorsa settimana.
Inizio partita con l’AZETA Cariparma che si porta in vantaggio di 3 reti, il Rapid però ha fatto tesoro dell’esperienza dell’andata e la difesa impostata dall’allenatore Zoboli, una difesa molto profonda con Giannetta lestissimo a rompere il gioco avversario e a bloccare i rifornimenti per Grandi e Pieracci, dà subito i risultati attesi e i modenesi arrivano al pareggio sul 4 a 4.
La prima frazione prosegue con le due compagini che si alternano in testa nel punteggio sempre con il minimo divario, solo nel finale di tempo il Rapid allunga di 2 reti ma Maffei e poi Grandi riportano le squadre in parità prima della rete di Malagoli allo scadere che manda al riposo gli ospiti avanti per 15 a 14.
Inizio ripresa ancora all’insegna dell’equilibrio fino al 10’, poi un duro fallo di Maiavacchi su Malagoli viene punito con l’espulsione diretta del pivot gialloblu, mentre la violenta reazione verbale del centrale modenese non viene sanzionata dagli arbitri. La partita, fino quel momento dura ma corretta, diventa ben presto caotica con gli arbitri che faticano a tenere il controllo del match, i ragazzi di mister Fanti riescono però a mantenere una maggior e lucidità e ad allungare fino al +3 (22 a 19). A questo punto con le redini del gioco in mano ai ducali e con i nonantolani in inferiorità numerica e in evidente affanno, la partita sembrerebbe aver preso la svolta decisiva ma i molti cambi effettuati dai gialloblu (Pieracci per problemi muscolari, Maffei e Faiulli per prendere fiato) riaprono il match.
Tenuto fuori dal gioco Grandi con una strettissima marcatura a uomo da parte di Idri, le seconde linee parmensi non riescono a trovare la via del gol, troppa è la differenza di esperienza, centimetri e chili con i granatieri di mister Zoboli e il risultato si ribalta: con un parziale di 8 a 1 il Rapid si porta da -3 a + 4 (23 a 27) e partita che, a 6’ dal termine, sembrerebbe finita. Anziché rallentare il gioco fino al limite del passivo ed attendere il fischio finale, Giannetta e compagni accelerano il ritmo andando al tiro (e fallendo) troppe volte e consentendo ai padroni di casa di farsi sotto fino al -1. Il finale di gara tiene con il fiato sospeso i tifosi del Pala Del Bono: a 10 secondi dal termine Pieracci perde malamente il pallone in attacco, lo recupera e si porta a ridosso dell’area avversaria, alla chiusura della difesa il terzino modenese scarica il pallone a Nicola Zerbini, 15 anni di inesperienza e di talento purissimo, splendida apertura di braccio del mancino parmense e palla sul secondo palo che si insacca alle spalle dell’incolpevole Apparuti. Nemmeno il tempo di portare la palla a centrocampo e l’arbitro comanda la fine delle ostilità su un giusto pareggio (27 a 27).
Il risultato odierno, pur non compromettendo la rincorsa alle zone nobili della classifica dell’AZETA Cariparma e il Rapid Nonantola, allontana ulteriormente le due squadre dalla vetta della classifica a causa della concomitante vittoria di Sassari (37 a 27 sul Casalgrande), dell’Apuania Farmigea (vittoria esterna sul Monteprandone) e facendosi raggiungere da una rinata Pharmapiù Città S.Angelo che si è imposta sul Pescara.
2 commenti:
E' vero che le seconde linee non hanno retto contro i panzer di nonantola, però veder atleti presi e fatti volare via da difensori con due piedi in area senza che quel ciorbigo dell'arbitro dicesse nulla, non è cosa da tutti i giorni. Solo una coppia di uomini in black come quella di sabato era in grado di far ciò.
Ripeto la pallamano non è la lotta libera, mentre sempre più spesso si vedono azioni incredibilmente fallose che non vengono sanzionate, aspettiamo con piacere le riprese video ... sempre che il montatore abbia riguardo per la pallamano Parma, e non ci mostri come consuetudine il tiro di rigore della squadra avversaria, altrimenti è giusto che lo si paghi con banconote da 4 euro.
O monetine da 30 centesimi...
Articolo meno bello di altre volte, direi, alcuni passaggi mi sono piaciuti poco... Per fortuna che c'è Napo
Posta un commento