Ora è crisi vera, anzi, crisi nera.
Il terzo derby stagionale ha reso palese quello che si sospettava ma che non si voleva ancora accettare: la difficoltà dell'AZETA Cariparma non è una crisi di amalgama tra vecchi atleti e nuovi arrivi o di adattamento alla categoria che con il tempo si sarebbero superate, la crisi è più profonda e la partita con i non trascendentali reggiani l'ha certificata.
Davanti a un buon pubblico che continua a sostenere i propri beniamini nonostante la serie di risultati negativi, i ducali si sono arresi praticamente senza combattere in una partita in cui si sarebbe dovuto lottare, sportivamente parlando, con il coltello tra i denti.
Una squadra smarrita, con la difesa molle, attacco senza circolazione accettabile della palla, ali e pivot escluse dal gioco (e le poche volte servite per nulla efficaci), seconda fase lenta e pasticciata hanno consentito ai casalgrandesi di incamerare con facilità i primi punti del campionato.
Anche le tradizionali bocche da fuoco parmensi che possono risolvere con soluzioni individuali le situazioni ingarbugliate hanno mostrato di avere le polveri bagnate: Brancaforte a secco di realizzazioni su azione per tre quarti di gara e a segno solo nella parte finale del match a partita compromessa, Grandi due sole reti e utilizzato addirittura come pivot, Maffei pochi lampi iniziali e tanta panchina.
L'involuzione della compagine ducale è evidente se rapportata alle passate sfide con lo Spallanzani, lo scorso campionato, a squadre molto simili alle attuali, le partite con i casalgrandesi si erano risolte solo in finali tiratissimi con molte recriminazioni per le sconfitte subite dai gialloblu, ora invece la differenza è netta.
La cronaca della partita è condensabile in poche righe: vantaggio iniziale dei padroni di casa con Grandi poi solo Casalgrande che si porta sul 6-1. I ducali si scontrano con la difesa 6-0 dei reggiani e sopratutto con un Baschieri ispirato tra i pali, mentre a reparti invertiti basta il solito Ruozzi per incrementare lo score.
Due reti di Maffei tengono relativamente vicino (-4) i ducali poi la squadra di Montanari allunga fino al più 8 e solo due iniziative di Usai, subentrato a un fuori ruolo Piletti, consente di chiudere il tempo sul 7 a 14.
Il secondo tempo prosegue sullo stesso binario del primo e nemmeno un evidente calo fisico degli ospiti nel finale consente di ridurre la distanza nel punteggio tra le due squadre.
La pessima giornata dell'AZETA Cariparma si completa con gli altri risultati della giornata, con il Rapid Nonantola che sovverte il pronostico battendo il Sassari e lasciando i ducali solitari nel fondo della classifica.
La settimana prossima scende a Parma la capolista Pressano ancora imbattuta in questo campionato; non sarà sicuramente questa la gara da vincere ma dovrà essere il banco di prova per la trasferta della settimana successiva che vedrà la formazione ducale affrontare un altro “derby salvezza” a Nonantola: lo staff tecnico gialloblu ha quindi due settimane per trovare il bandolo della matassa, lavorando principalmente sull'aspetto mentale della squadra gialloblu, squadra che è tutt'altro che costituita da brocchi come larghi tratti delle partite con Estense, Romagna e Sassari hanno mostrato chiaramente.
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Se qualcun altro vuole cadere nella provocazione di Strobel di fare liste come nel programma di Fazio e Saviano oppure di redigere pagelle come fa Ramirez sarà nostro gradito ospite.
8 commenti:
Brano tratto dal sito del Casalgrande:
"Se tutte le volte che i giocatori di Casalgrande si sono presentati soli, in contropiede, davanti al portiere avversario avessero messo in porta la palla il diverbio sarebbe risultato al termine della partita completamente più alto, come minimo un + 15 a favore dei Reggiani.
Partita senza storie che ha evidenziato i valori in campo già visti nella Coppa Italia di Settembre con CAMO / Tek Mak che a sua volta ha dimostrato alcuni limiti nella realizzazione in contropiede, forse anche per la volontà di non infierire su un avversario che nulla aveva da contrapporre ai ragazzi di Luca Montanari."
Ci stiamo facendo prendere in giro da una squadra mediocre che, tra le altre cose, ha due "fenomeni" talmente forti da non scendere in spogliatoio all'intervallo.........
Galluch
La mia idea è che a Parma ci sono idee della pallamano che andavano bene trenta anni fà. pensano ancora che con lo straniero forte si vincono le partite come facevano trenta anni fa quando la pallamano era 10 volte più lenta. hanno uno straniero che è forte però è uno che tira e basta non fà gioco e non difende, gli altri sono ragazzotti da serie inferiore. non dico queste cose per offendere siamo intesi, vi dico che avete sbagliato a fare questa categoria e prendere umiliazioni tutti i sabato. Poi va a finire che i giovani piantano li e non c'è più la squadra. poi chi ha comperato il portiere non ha fatto bene i conti perchè non è un primo poprtiere. e poi il casalgrande che è una buona squadra poteva vincere di 15 come ridere.
Colgo la palla al balzo riallacciandomi al commento di Antonio, in particolare quando dice:"vi dico che avete sbagliato a fare questa categoria".
Basta! dall'inizio dell'anno (e in particolare questo weekend) avrò sentito mille volte che siamo inferiori alla categoria, ma smettiamola per piacere. Oramai stiamo facendo questa categoria (che sicuramente è più stimolante della A2 con doppia andata e doppio ritorno) giochiamo fino alla morte questa categoria. Ma dico: se un giocatore sente un dirigente(vi assicuro è successo) dire: "non siamo all'altezza dell'A1", come scende in campo questo giocatore?motivato?!?
E poi parliamoci seriamente: siamo così inferiori a Mestrino, Nonantola, Ferrara, Casalgrande e Sassari? Abbiamo dei problemi, ok, ma a mio avviso sono risolvibili e alla fine basta mettersene alle spalle una.
Dai ragazzi!!
Galluch
Ulisse parliamoci seriamente
Vero è che demotivare a parole la squadra non ha molto senso, perchè quei giovani di 35 anni senza esperienza sono molto scuscettibili ... e anzichè rispondere sul campo alle critiche preferiscono demotivarsi ... tuttavia avere una visione disincantata dei fatti è d'obbligo. A parole si va molto lontano ma ribadisco "i fatti" ci condannano alla grande.
L'unica partita che Parma ha giocato con grandi opportunità di vittoria (sprecate) è stata quella con il Ferrara ... il resto è stato come di consueto "partita chiusa dopo 10 minuti del primo tempo". Quindi la mia domanda ai tecnici è molto semplice se le perdiamo tutte per KO tranne una che la perdiamo ai punti ci possiamo definire una squadra migliorabile o una squadra da rifare. E vorrei fare una considerazione, che è una delle tante ... gli atleti fanno quello che viene impostato dall'allenatore o fanno quello che la loro testa ritiene più giusto fare?
Da inizio anno le partite sono state tutte uguali non è cambiato nulla, stessi giochi, stessi errori, stessi atteggiamenti. Non so se il Casalgrande è una squadra mediocre o no, so tuttavia che ci ha sempre sonoramente battuto con il solito gioco che il parma non è mai stato in grado di arginare ... esempio lampante il contropiede del loro Pivot per tutto il primo tempo è rimasto incontrastato, manco si prendevano la briga di rincorrerlo!
Forse non lo rincorrevano perchè erano demotivati dal dirigente, o forse dopo 3 secondi che hanno la palla in mano tirano a casaccio sempre per lo stesso motivo, o forse possiamo, a parole, dire che la squadra è la più forte del campionato, però la dirigenza è la peggiore in assoluto e quindi è colpa loro, almeno così facciamo contenti quelli che stanno sugli spalti per un oretta a commentare.
Per giocare a questi livelli devi essere un vero atleta che corre per 60 minuti, che non fuma, e che dedica tutto il tempo necessario all'allenamento, o pensi che un allenamento alla settimana sia sufficiente, o due da un ora ciascuno. Purtroppo Antonio, anche se mi dispiace un pochino dirlo, in alcune cose ha ragione quando dice "chi ve l'ha fatto fare"... però io la intendo come sopra, ovvero chi ce l'ha fatto fare ... se non siamo nemmeno in grado di avere i giocatori in palestra per allenarsi 4 volte alla settimana.
Ciao, sono il maio.....non sò se capirete.....mo l'andevà meij nà voltà c'an gherà miga internet....
Eddai Ramirez, non fare del vittimismo su.
Rileggendo il mio commento effettivamente metto troppa enfasi sul discorso "motivazione", quello che volevo dire è che in ogni caso inferiori o meno, adatti o meno, ormai è da giocare questa categoria, possiamo smetterla di piangerci addosso e provarci??
Per il resto beh....Ramirez, non ci provo più giuro, quando ti incontro non ti parlerò più di pallamano o cose inerenti alla nostra società. Di cazzate parleremo perchè sei simpatico, o di altre cose perchè sei una persona colta e informata, ma di pallamano, non ti offendere, non mi credo niente o nessuno, ci rinuncio.
Galluch
MAIO VOTO MILLE. SEMPRE.
Che la pece sia con voi
amen
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