giovedì 4 febbraio 2010

Comunicato del 4 febbraio


Che trittico di partite per l’Azeta Cariparma. Dopo il mese di sosta per le vacanze natalizie e per gli impegni della nazionale il Parma ha ripreso le ostilità dovendo affrontare in sequenza le prime tre formazioni del campionato nazionale di A2 maschile. Entrambe le partite di Gennaio, in casa contro Casalgrande e in Sardegna contro il Sassari, hanno visto la sconfitta dei ducali per un solo gol di scarto, in gare caratterizzate da grande equilibrio dove il risultato giusto sarebbe stato il pareggio. Ma così non è stato, 0 punti e il rammarico di non aver fatto il colpaccio.
Nell’ultima gara a Sassari, disputata sabato 30 gennaio, i gialloblù partivano subito forte e, dopo 25 minuti erano in vantaggio di 4 reti; la stanchezza del lungo viaggio si faceva però sentire (partenza alle ore 6:30 alla volta di Bergamo per il volo verso Alghero , trasferimento a Sassari dove, alle 16:30 – nemmeno il tempo di riposare un po’ – iniziava la partita) e ciò consentiva ai sardi di rimontare e portarsi in vantaggio di 2 gol a pochi minuti dalla fine, aiutati in ciò anche da decisioni arbitrali quantomeno dubbie. Nel finale un rigore fallito e un gol per Parma sancivano il risultato finale sul 29 a 28 per i locali.
Sabato 6 febbraio inizia il girone di ritorno e il Parma si recherà a Città S.Angelo (PE) per incontrare la squadra locale, attualmente seconda in classifica.

Abbiamo incontrato il tecnico dell’Azeta Cariparma, Francesco Fanti che ci ha detto: "L’incontro di andata terminò 35 a 28 per i pescaresi. Sono convinto, e lo è tutto lo staff tecnico, che il Parma di oggi è una squadra molto diversa da quella di ottobre e questi ultimi risultati ce lo confermano. Abbiamo inserito tanti giovani del nostro vivaio (ndr: sono 5 gli ex Under 18 quasi sempre convocati) che hanno avuto, col tempo, il modo di fare esperienza e di amalgamarsi con gli atleti più anziani e, tutti insieme, stanno trovando ora quei meccanismi di gioco che all’inizio certamente mancavano. Credo che oggi il pubblico di Parma possa dirsi soddisfatto per vedere gioco e belle partite anche se, come col Casalgrande, alla fine non si porta a casa il risultato."

E il Mister ha ragione; basta guardare gli spalti pieni del Pala Del Bono nelle partite casalinghe, ascoltare i tanti applausi che salutano l’Azeta Cariparma ad ogni fine partita oppure leggere i numerosi e calorosi interventi, via Web, sul blog della squadra.

Leggi il nostro comunicato anche su:

1 commento:

Anonimo ha detto...

La stanchezza non è una scusa, c'è per tutti. Per le società che arrivano a parma dopo 6 o 7 ore di pulman o per quelli che fanno la trasferta Sassari, come abbiamo fatto noi. Piuttosto, l'orario della partita, alquanto inusuale può avere influito sui bioritmi digestivi e muscolocratici degli atleti. Quello che manca a mio avviso, senza nessuna polemica, ma da semplice appassionato, è la lucidità nel gestire le partite nel finale di gara. Questo vale sia per chi scende in campo e sia per chi allena. E' chiaro che non potendo vantare una rosa di atleti esperti, sovente gli anziani devono tirare la carretta più del dovuto con conseguente appannamento finale. I giovani potrebbero essere utilizzati in maggior misura, in un ottica di gestione tattica raffinata, e non solo per coprire i buchi dovuti all'incompletezza dei ranghi titolari. Spesso la logica del timore ha il sopravvento, ma fatalmente si alterna con la logica dello sbaraglio. Questo a voler dire che i giovani devono servire a dare tregua ai giocatori esperti ed allo stesso tempo mantenere la partita in equilibrio e non ad essere schierati tanto per forzare e dimostrare maturità non ancora raggiunte. La chiave del successo è in questo amalgama che richiede una grande sensibilità da parte dell'allenatore con l'applicazione di strategie e tattiche che fino ad ora, a mio modesto avviso, non si sono viste. comunque queste due ultime partite hanno evidenziato l'impegno e la forza dei nostri ragazzi, dapprima contro i polifemi di casalgrande e in ultimo contro i velocinani sardi. Mi auguro che si faccia esperienza degli errori commessi, anche se parlare di errori può sembrare improprio, e di maturare l'aspetto pscicologico con cui affrontare gli avversari, perchè non siamo inferiori a nessuno perchè abbiamo visto che con squadra al completo e motivazioni si può raggiungere qualunque risultato, almeno così diceva il famoso allenatore della nazionale Polacca di pallamano Smuda Diazepam.