martedì 5 ottobre 2010

La cronaca di Romagna - Parma

Romagna Handball : Bulzamini 3, Cavina, Ceroni, Rossi 9, Folli Manuele, Folli Matteo 5, Martellini 4, Minarini, Minoccheri, Pozzi 1, Raffini 2, Tassinari N. 3, Tassinari D., Tassinari F.. All.Tampieri


Parma Pallamano: Arabia 1, Cortesi , Usai 2, Bertolucci , Belli 6, Brancaforte 7, Cristofaro, Faiulli 3, Mejri 2, Maffei 4, Maiavacchi, Manara, Piletti 1, Turrà. All. Varacca

Arbitri: Sigg. Visciani e Busalacchi
NOTE: parziale primo tempo 16-9.

AZETA Cariparma dai due volti nell’esordio in A1, molle e inconsistente nella prima parte di gara, gagliarda e determinata dal ventesimo del primo tempo al fischio finale, tanto da sfiorare un clamoroso pareggio impensabile all’inizio del match.
Assenze importanti, causa infortuni, per entrambe le compagini: Tampieri lascia in tribuna lo straniero Ivica Kankaras mentre Guido Varacca deve rinunciare addirittura a quattro pezzi “pregiati” quali capitan Ferrari, Alberto Grandi, Simone Ferraresi e Nicola Zerbini.

Formazione iniziale dei gialloblu con Cristofaro tra i pali, Maffei, Faiulli e Brancaforte esterni, Usai e Manara ali e Maiavacchi pivot e subito grandi difficoltà per gli ospiti, la difesa 6-0 ducale, pur con qualche distrazione, regge l’offensiva romagnola mentre a fronte invertito la difesa profonda e aggressiva schierata davanti al portiere Davide Tassinari ha gioco facile nel bloccare l’attacco gialloblu lento e macchinoso.

La progressione del punteggio è preoccupante, al decimo 4 a 1 per i padroni di casa, al ventesimo 10 a 4, al ventiduesimo massimo vantaggio con 14 reti per gli scatenati romagnoli e solo 4 volte a segno i parmensi.

Il gioco purtroppo rispecchia l’andamento del punteggio, una sola squadra in campo con i ducali incapaci di imbastire un attacco dignitoso, tiratori da fuori sempre imbrigliati dalla difesa profonda e con ali poco servite e decisamente sprecone.
Sotto di dieci il duo Varacca-Fanti effettua, forse tardivamente, i cambi che danno la svolta alla partita, fuori Manara in giornata no e Faiulli, dentro il tunisino Mejri a sinistra e Federico Belli centrale.
L’assetto tattico cambia radicalmente, meno potenza e tanta rapidità in più dei parmensi creano difficoltà ai padroni di casa e il loro vantaggio comincia a scemare.
La prima frazione di gara si chiude 16 a 9 con il segnale che l’AZETA Cariparma può tentare di raddrizzare il match.

Secondo tempo all’insegna della freschezza dell’AZETA Cariparma e Romagna per la prima volta in affanno, “razzo Belli” e Mejri in posizione mediana in difesa sono lesti a interrompere la circolazione della palla e in più occasioni rubano palloni che trasformano in goal con micidiali contropiedi.

Anche nella metà campo dei padroni di casa le cose funzionano meglio per i gialloblu, con maggiore velocità e buone combinazioni (eccellente l’intesa tra Faiulli, che fa riprendere fiato a Maffei, e Belli) il divario nel punteggio si riduce sempre di più: al sesto 17 a 13, al decimo 18 a 15 fino ad arrivare al ventiseiesimo 25 a 23.
Negli ultimi quattro lunghissimi minuti la palestra Cavina, come sempre colma di tifosi, si trasforma in una bolgia, con gli arbitri ormai nel pallone che fischiano a caso, Martellini segna due volte con Mejri, Faiulli e Usai che rispondono fino a portarsi al minimo scarto. Ultimi tre secondi a disposizione per i ducali ma il tiro della disperazione si smorza sul muro dei romagnoli.

A fine partita grande amarezza per i ducali per il mancato aggancio e rammarico per il disastroso inizio partita e per i due penalty sbagliati dai parmensi che avrebbero potuto portare a un risultato positivo. In casa ducale c’è però la consapevolezza che la squadra guidata da Varacca è in decisa crescita e che il roster a disposizione dell’allenatore non solo è di ottima qualità ma consente anche soluzioni tattiche idonee per ogni avversario.

L’occasione per dimostrare la crescita della squadra e la duttilità tattica ci sarà già sabato prossimo quando al PalaRaschi arriverà una grande dell’handball, il Merano che può vantare nel proprio palmares una coppa Italia nel 2003 e uno scudetto nel 2004 prima di scendere di categoria per difficoltà economiche.

Gli altri risultati del primo turno hanno rispettato i pronostici della vigilia con il Merano vincitore sul Cassano Magnago per 25 a 22, il Pressano che ha battuto in trasferta il Sassari 34 a 32 e il Trieste che ha travolto l’Emmeti a Mestrino per 17 a 29. Unica sorpresa del turno la netta vittoria dell’Estense Ferrara sullo Spallanzani Casalgrande per 36 a 30. Turno di riposo per il Rapid Nonantola.

La classifica vede Trieste, Pressano, Estense Ferrara, Merano e Romagna con tre punti; AZETA Cariparma, Cassano Magnago, Spallanzani Casalgrande, Emmeti Mestrino e Nonantola a zero punti.

A seguire l'articolo pubblicato in data odierna sulla Gazzetta di Parma (clicca sull'immagine per ingrandirla)

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