domenica 5 settembre 2010

Intervista doppia: Bernazzoli e Manara


Una delle novità 2010-2011 di Azeta Cariparma è il "recupero" di due atleti che, da alcuni anni, avevano appeso le scarpette al chiodo; 2 atleti che tanto avevano dato alla pallamano parmense e che avevano scelto, entrambi, di rimanere nell'ambiente con la funzione di dirigenti in seno al consiglio della società. Ala è il ruolo di entrambi, sinistra per il destro Roberto Bernazzoli (classe 1971) e destra per il mancino Michele Manara (classe 1973). Abbiamo voluto accomunare questi nostri "diversamente giovani", come li avevamo affettuosamente chiamati in un precedente articolo, in una doppia intervista.


Domanda: Dopo alcuni anni di stop ancora una stagione con Parma Pallamano, quali le motivazioni ?
Bernazzoli: Le motivazioni sono tante, prima di tutto quella di sentirsi ancora parte di un gruppo che è stato molto importante per me sia come amicizie che come crescita personale, e poi non potevo rifiutare la chiamata di Mister Varacca, ci conosciamo da molti anni ed è stato il mio allenatore in A2 ,con lui mi sono trovato sempre molto bene ed ho avuto parecchie soddisfazioni sul campo.Manara: Le motivazioni che mi hanno portato a questa decisione sono tante. Diciamo che la partecipazione per la prima volta ad un campionato di serie A1 mi ha stimolato molto, poi il "ritorno a casa" al Palazzetto dello Sport, la voglia di rimettersi in gioco e inoltre la presenza di un allenatore di esperienza come Mister Varacca, ha contribuito alla mia decisione


Quali sono, se ci sono, le difficoltà principali che stai incontrando ? La tua famiglia, ad esempio, ha appoggiato la tua scelta ?
Bernazzoli: Anche se non gioco più da qualche anno sono sempre riuscito ad allenarmi almeno una o due volte alla settimana, e questo mi ha aiutato nella preparazione .
Certamente il recupero fisico non è più quello di quando avevo 20 anni, ma sono abbastanza fiducioso di poter dare il mio apporto alla squadra quando sarò chiamato in causa.
La mia famiglia mi appoggia in pieno in questa avventura anche se ovviamente sono consapevoli del fatto che il tempo che potrò dedicare a loro sarà minore.
Manara: Non sto incontrando particolari difficoltà, dopo 2 anni di stop, il fisico sta rispondendo bene. Abbiamo iniziato da alcuni mesi la preparazione atletica e a parer mio stiamo facendo un ottimo lavoro, resta inteso che il mio impegno sarà massimo per dare un contribuito a tutta la squadra. La famiglia ha appoggiato la mia scelta, sono fortunato ad avere al mio fianco una persona che ha capito la passione che ho per questo sport.


Un ritorno dopo alcuni anni e, addirittura, in un campionato di Serie A1, come pensi di trovare la pallamano italiana ?
Bernazzoli: Negli ultimi anni la Pallamano in Italia è diventata più fisica a discapito della tecnica si gioca molto più in velocità e di forza , infatti ci sono molti più cambi durante la partita ed è difficile trovare un giocatore che stia in campo per 60 minuti. Questo a mio parere è uno dei grossi problemi che abbiamo in Italia e quando giochiamo contro le altre nazionali i risultati sono mediocri.Manara: Un ritorno dopo alcuni anni sui campi di gioco, ma in questo periodo, rimanendo all'interno della società e contribuendo alla crescita di quest'ultima, ho avuto modo di seguire le varie squadre e i vari campionati. Diciamo che nella pallamano italiana nel corso degli anni qualche differenza la si nota, più velocità e più contatto fisico. In questo caso stiamo parlando della massima serie quindi giocheremo contro squadre di alto livello. La nostra è una squadra "giovane" e con la presenza di alcuni elementi di esperienza, cercheremo, per quanto possibile, di divertirci e far divertire il pubblico presente.


Quali sono i tuoi obiettivi e le prospettive per la prossima stagione ?
Bernazzoli: Il mio primario obbiettivo è quello di riuscire a dare il mio contributo alla squadra per poter fare un buon campionato cercando nel contempo di aiutare i giovani del nostro vivaio a crescere, le prospettive per riuscire a salvarci ci sono tutte, abbiamo una buon organico e i nuovi arrivati, oltre ad essersi integrati perfettamente, sono eccellenti giocatori. Non per ultimo la società sta lavorando molto per mettere le basi per un futuro di grandi ambizioni, quindi credo che i presupposti per fare bene ci siano tutti.Manara: Il mio obiettivo principale e di contribuire al successo della squadra giocando un buon campionato; la dirigenza ha lavorato molto bene con la campagna acquisti; i nuovi arrivi hanno rafforzato l'organico e penso che le prospettive di salvezza ci possano essere, se poi entriamo in campo con una mentalità vincente, potremmo aspirare a qualcosa in più.


Per concludere un messaggio ai tuoi colleghi e ai tifosi.
Bernazzoli: I miei compagni che mi conoscono sanno già che darò il 100%, ho sempre dato il massimo e anche in questa nuova avventura farò il possibile per contribuire a disputare un stagione positiva.
Ai tifosi chiedo di seguirci numerosi e di condividere con noi l'entusiasmo che si percepisce nell'aria, quest'anno le partite saranno molto difficili, e il loro contributo sarà fondamentale per darci la carica.
Vorrei che diventassero per noi come l'ottavo giocatore in campo.
Manara: I miei colleghi mi conoscono e alcuni mi conoscono da anni, sanno che anche in questa nuova esperienza il mio impegno sarà massimo per collaborare al successo di tutti. Questa è la prima volta nella storia della pallamano parmense che una squadra locale partecipa al campionato di serie A1, con l'aiuto nostro e soprattutto vostro, potremo dare una svolta a questo sport che ancora oggi si può definire "sconosciuto". Quindi vi aspettiamo numerosi al Palazzetto dello Sport augurandovi buon divertimento !

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Con piacere leggo questa intervista ai nostri "Vecchietti". Principalmente perchè hanno avuto l'umiltà e l'intelligenza di rimettersi in gioco in modo pacato e propositivo e in seconda battuta perchè contribuiranno a mantenere l'ambiente nel giusto clima di correttezza ed agonismo indispensabile in una squadra composta da stranieri, giovani e locali.
La mia piena fiducia a questi due atleti nella speranza che riescano a trasmettere i valori positivi che li hanno contraddistinti in passato anche alle giovani leve che saranno l'ossatura del futuro.
Questo non significa che non mi aspetti anche qualche prestazione agonistica degna del loro blasone.

A. Belli