L'occasione è ghiotta: squadra che si ringiovanisce, gruppo unito e ben guidato dai "vecchi" che sono rimasti, via Bonazzi,
speriamo definitavamente (anche se il timore che il rapporto tra parte della Parma Pallamano e Stefano Bonazzi sia come
quello con la fidanzata del liceo: ci si lascia e si torna insieme all'infinito anche a distanza di anni). In aggiunta un bel
gruppo di giovani, con almeno 4 ragazzi decisamente futuribili, e altri la cui volontà e la straordinaria etica del lavoro
potranno far sì che possano essere importanti per il futuro di questa società, ragazzi questi che si aggiungono a quelli già
passati d'età l'anno scorso, gruppo in cui è presente un talento vero, il primo della Parma Pallamano dai tempi di un certo
Stefano Faiulli, ragazzo che ha bisogno di giocare e tanto per mostrare il suo talento e per migliorarsi e crescere
ulteriormente. Vista da fuori la squadra è ad un nulla dall'essere la più completa mai avuta dai tempi di Branko Medini. Sarebbero tre, forse quattro (considerando che il quarto ci sarebbe già, ma nell'under 16) gli innesti da fare, ma la
contingenza economica, le aspettative per ora, giustamente, prudenti e il non eccelso livello della pallamano italiana
attuale, fanno sì che questi elementi non siano così necessari. In sostanza, la squadra va bene così. Ma l'occasione non è ghiotta solo per l'A2: per la prima volta da anni, abbiamo un settore giovanile competitivo e ampio, e
abbiamo la possibilità di poter pescare da un grande bacino di ragazzi per il rinnovamento e, soprattutto, l'ampiamento del
settore tecnico. Questa società, se sarà in grado di ben costruirselo, può avere un futuro, non dico luminoso, ma comunque lontano dal baratro
e dall'oscurità.
In poche parole, l'occasione è ghiotta, sarà in grado la Parma Pallamano di coglierla?
2 commenti:
Complimenti per tutti i blog. Spero inizi una buona collaborazione tra questo, facebook e sito internet ufficiale.
L'occasione è ghiotta: squadra che si ringiovanisce, gruppo unito e ben guidato dai "vecchi" che sono rimasti, via Bonazzi,
speriamo definitavamente (anche se il timore che il rapporto tra parte della Parma Pallamano e Stefano Bonazzi sia come
quello con la fidanzata del liceo: ci si lascia e si torna insieme all'infinito anche a distanza di anni). In aggiunta un bel
gruppo di giovani, con almeno 4 ragazzi decisamente futuribili, e altri la cui volontà e la straordinaria etica del lavoro
potranno far sì che possano essere importanti per il futuro di questa società, ragazzi questi che si aggiungono a quelli già
passati d'età l'anno scorso, gruppo in cui è presente un talento vero, il primo della Parma Pallamano dai tempi di un certo
Stefano Faiulli, ragazzo che ha bisogno di giocare e tanto per mostrare il suo talento e per migliorarsi e crescere
ulteriormente.
Vista da fuori la squadra è ad un nulla dall'essere la più completa mai avuta dai tempi di Branko Medini.
Sarebbero tre, forse quattro (considerando che il quarto ci sarebbe già, ma nell'under 16) gli innesti da fare, ma la
contingenza economica, le aspettative per ora, giustamente, prudenti e il non eccelso livello della pallamano italiana
attuale, fanno sì che questi elementi non siano così necessari. In sostanza, la squadra va bene così.
Ma l'occasione non è ghiotta solo per l'A2: per la prima volta da anni, abbiamo un settore giovanile competitivo e ampio, e
abbiamo la possibilità di poter pescare da un grande bacino di ragazzi per il rinnovamento e, soprattutto, l'ampiamento del
settore tecnico.
Questa società, se sarà in grado di ben costruirselo, può avere un futuro, non dico luminoso, ma comunque lontano dal baratro
e dall'oscurità.
In poche parole, l'occasione è ghiotta, sarà in grado la Parma Pallamano di coglierla?
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